Lo Stato infatti incoraggia tutti gli interventi di riqualificazione edilizia che:
1) migliorano il risparmio energetico degli immobili, limitando gli sprechi di energia (Ecobonus);
oppure
2) rendono le abitazioni più moderne e confortevoli (Bonus ristrutturazione).
Tale supporto si manifesta sotto forma di importanti detrazioni fiscali sulle spese sostenute.
Come funziona la cessione del credito Ecobonus?
L’Ecobonus è un credito concesso dallo Stato italiano ai cittadini sotto forma di detrazioni fiscali. Viene erogato per tutti quegli interventi atti a migliorare la classe energetica di un edificio, arrivando a coprire per i serramenti di una singola unità immobiliare, il 50% delle spese totali sostenute fino a un limite massimo di 60.000 euro.
Di base, questa detrazione può essere ripartita in egual misura su un periodo di 10 anni; in alternativa è possibile cedere il proprio credito, pari quindi alla detrazione Irpef spettante, al fornitore dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degli interventi, come pagamento parziale del corrispettivo previsto.
In questo modo si otterrà un vantaggio immediato, ovvero una riduzione sull’intero importo di acquisto, senza dover aspettare di recuperare il 50% della spesa nei 10 anni previsti dalla normativa.
Come funziona la cessione del Bonus ristrutturazione?
Anche il Bonus ristrutturazione è un credito concesso dallo Stato tramite detrazioni fiscali. Viene erogato per i lavori di ristrutturazione edilizia eseguiti entro il 31 dicembre 2021, inclusa la sostituzione dei serramenti, a condizione che questa comporti una diminuzione dei valori di trasmittanza termica degli infissi.
Tale detrazione arriva a coprire, per i serramenti di una singola unità immobiliare, il 50% delle spese totali sostenute fino a un importo massimo di 96.000 euro. Solitamente la detrazione fiscale può essere ripartita in egual misura in un periodo di 10 anni; in alternativa è possibile cedere immediatamente il proprio Bonus Ristrutturazione, pari quindi alla detrazione Irpef spettante, al fornitore dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degli interventi, come pagamento parziale del corrispettivo previsto.
In questo modo si otterrà un risparmio istantaneo sull’intero importo di acquisto, senza dover aspettare 10 anni di sgravi fiscali per recuperare il 50% della spesa.
Cedere il credito Ecobonus o il Bonus Ristrutturazione è facile e conveniente
Usufruire di questa opportunità è semplicissimo, perché sarà lo stesso rivenditore a verificare se possiedi i requisiti per accedere alle detrazioni e, in caso positivo, a occuparsi di tutte le pratiche necessarie per una corretta cessione del credito Ecobonus o del Bonus ristrutturazione.
Se la burocrazia ti spaventa, puoi stare tranquillo: penseranno a tutto i nostri esperti, mentre tu potrai godere liberamente dei vantaggi derivanti dall’installazione delle nuove finestre ad alta efficienza energetica e del ritrovato benessere in casa.
Grazie alla Cessione del Credito Ecobonus o del Bonus Ristrutturazione avrai un risparmio immediato sull’acquisto di nuovi infissi di alta qualità, potrai diminuire le spese energetiche annuali e dare il tuo contributo per la salvaguardia dell’ambiente.
Requisiti di accesso
Ecco le regole per accedere al bonus infissi al 50%:
- L’edificio su cui si monterà il nuovo infisso, alla data d’inizio dei lavori, dovrà essere “esistente”, ossia accatastato o con richiesta di accatastamento in corso, e in regola con il pagamento di eventuali tributi e devono essere dotati di impianto termico.
- L’intervento deve configurarsi come sostituzione di elementi già esistenti e/o sue parti (e non come nuova installazione).
- L’infisso interessato dall’intervento deve delimitare un volume riscaldato verso l’esterno o verso vani non riscaldati. Non rientra, ad esempio una finestra installata in garage o cantina.
- I valori di trasmittanza termica finale (Uw) devono essere inferiori o uguali ai valori limite riportati nell’allegato E del decreto requisiti. Devono essere, inoltre, rispettate le pertinenti norme nazionali e locali vigenti in materia urbanistica, edilizia, di efficienza energetica, di sicurezza (impianti, ambiente, lavoro).
- Inoltre, il costo della fornitura dell’infisso non deve superare i 550 € al mq, oppure i 650 € al mq se incluso di oscurante, nel caso in cui tu viva in zona A, B o C (persiana, tapparelle, scuro). Mentre se vivi in zona D, E o F, il costo della fornitura non deve superare i i 650 €, oppure i 750 € al mq se incluso di oscurante. Il costo è da ritenersi al netto di IVA, prestazioni professionali e opere complementari.
- E’ obbligatorio la compilazione e comunicazione del modello ENEA
- Bisogna redigere l’APE solo nel caso di interventi condominiali.
Spese ammissibili
Tra le spese che possono essere portate in detrazione abbiamo:
- Fornitura e posa in opera di una nuova finestra comprensiva di infisso o di una porta d’ingresso; integrazioni e sostituzioni dei componenti vetrati. Ovviamente, ricadono nel beneficio anche i lucernari.
- Fornitura e posa in opera di scuri, persiane, avvolgibili, cassonetti e relativi elementi accessori, purché tale sostituzione avvenga simultaneamente a quella degli infissi (o del solo vetro).
- Coibentazione o sostituzione dei cassonetti nel rispetto dei valori limite delle trasmittanze previsti per le finestre comprensive di infissi;
- Sono escluse dall’agevolazione le zanzariere;
- Prestazioni professionali (produzione della documentazione tecnica necessaria, compreso dove richiesto, l’Attestato di Prestazione Energetica – A.P.E. , la direzione dei lavori, invio pratica Enea etc.).
Bonus per la ristrutturazione al 50%.
Questa detrazione fiscale infissi viene concessa nel caso di manutenzione straordinaria, in questo caso quindi la sostituzione degli infissi, modificando il materiale o tipologia di infisso, ricade nel bonus ristrutturazione al 50% e di conseguenza puoi sfruttare anche il bonus mobili.
L’Agenzia delle Entrate include nella manutenzione straordinaria anche la “sostituzione degli infissi esterni o serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso”
Il bonus infissi per ristrutturazione pertanto si differenzia dall’ecobonus perché permette di ampliare, allargare o ridurre la dimensione della finestra o creare nuovi infissi (portefinestre o finestre). A differenza dell’Ecobonus e del Superbonus che include la sola sostituzione dell’infisso.
Come funziona la cessione del credito?
Dal 1 Luglio 2020 puoi anche cedere il credito subito, invece di aspettare 10 anni
Dal 1 luglio 2020 e fino al 30 giugno 2022, scegliendo l’opzione della cessione del credito, in pratica il beneficiario dei bonus infissi (colui che effettua i lavori di ristrutturazione) non dovrà pagare di tasca sua ma potrà scegliere di cedere il credito di imposta che avrebbe ottenuto, ad un ente. Andando a non spendere nulla con il SUPERBONUS o pagando solo il 50% nel caso degli altri bonus.
L’ente a cui puoi cedere il credito può essere una Banca, un Istituto di credito o anche la ditta che si occupa dei lavori.
SE NON SEI UN ESPERTO E NON VUOI FARE ERRORI NELLA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA PER IL BONUS INFISSI, TI AIUTIAMO NOI